«Lo scopo è quello del titolo: esortare tutti i nerd, quelli veri, che conoscono bene la materia e possono contribuire attivamente al suo sviluppo e al suo riconoscimento, a uscire allo scoperto, imbracciare un folgoratore (non tutti possono vantare un addestramento Jedi in piena regola) e combattere fino all’ultimo sangue.»
Il 12 gennaio è uscito questo saggio di Fulvio Gatti per Las Vegas Edizioni. io l’ho avuto in anteprima ma, mi scuso, non sono riuscita a parlarvene prima. Per l’occasione avevo anche pensato di fare una foto con oggetti nerd, ma a chi voglio prendere in giro? “Harry Potter” e “Il Signore degli Anelli” non faranno di me un «esperto e promotore di quell’insieme di personaggi, serie e franchise, soprattutto di provenienza fumettistica, chiamati “cultura pop”». Anzi, ammetto subito di non esser mai stata attratta da Star Wars, di aver visto soltanto l’ultimo film e non averlo apprezzato e di non conoscere la differenza tra questo e Star Trek. Però il libro di Fulvio Gatti leggetelo.
«Questo libro ha la poco modesta ambizione di trattare in modo serio, sebbene non serioso, la rivoluzione che ha portato l’immaginario nerd al centro dell’attenzione globale, disegnare una ipotetica mappa di tale immaginario – perché tra pianeti gassosi, orrori di quartiere e foreste esotiche, è facile perdere l’orientamento-, ragionare sulle forme di narrazione che fanno da cuore pulsante della rivoluzione, anche a scapito di letterature più nobili (o forse, come vedremo, parzialmente sulle stesse orme delle letterature più nobili), e concludere con una sbirciata alla lente deformante attraverso cui la cultura pop è diventata parte del patrimonio comune anche in Italia.»
Le parole dell’autore spiegano perfettamente le intenzioni del libro. Fulvio Gatti tenta, e ci riesce, di indagare l’immaginario nerd in tutte le sue declinazioni. Spazia attraverso i generi e i nomi degli autori più significativi, non potendo trattare in maniera esaustiva un argomento così complesso. La spiegazione prende l’avvio da un colloquio tra un nerd e un alieno che lo ha rapito: sperando di sopravvivere alla vivisezione, il nostro protagonista inizia un viaggio attraverso gli anni e i cambiamenti subiti dalla figura del nerd e dai mondi da lui amati, sia in letteratura, sia nel cinema e nel fumetto.
Per prima cosa l’autore ci tiene a spiegare quali siano, secondo lui, le cause che hanno portato questo immaginario alla ribalta: Star Wars, gli effetti speciali al cinema, The Big Bang Theory e Internet. La rete è sicuramente la principale aiutante nel diffondere la cultura pop: tutto è alla portata di un clic, tutti possiamo conoscere questi mondi fantastici. Ma attenzione: non diventerete nerd così, bisogna sudarselo questo status.
Questo articolo è un po’ atipico, mi rendo conto di aver parlato molto poco del contenuto del saggio ma non penso di essere abbastanza preparata per farlo e soprattutto è una materia complessa. Vi dico solo che è interessante, tratta la materia con serietà ma senza annoiare, è ricco di esempi, di nomi più o meno famosi cui attingere se si ha voglia di approfondire. Leggetelo e viva Sheldon Cooper!