Non tutto è come sembra/Racconti scelti per pesciolini d’argento

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Gorilla Sapiens

«Anche stamattina la trappola era piena, ma in breve l’illusione di averli eliminati ha lasciato il posto all’avvilimento. Ce n’erano ancora.
Ogni giorno tornano ai loro posti, solitamente sulla parete, poco più in alto del battiscopa da riparare; i più impertinenti fanno oscillare le antenne mentre scalano la scrivania. Hanno la posa, l’atteggiamento di chi non ha intenzione di demordere. Non li scoraggia il vano sacrificio dei compagni ingenui, attratti nella trappola dalle briciole di pane. Per loro sono io a dovermene andare.»

Stiamo parlando di quegli odiosi insetti grigi simili, appunto, a pesciolini che troviamo spesso tra la polvere e nei libri.

Il nostro protagonista, nonché narratore, è un tecnico video freelance costretto a vivere in una casa invasa da questi animaletti di cui proprio non riesce a sbarazzarsi.
È un giorno come tanti: si alza, ne uccide qualcuno con il giornale, aspetta un bonifico di un lavoro che sembra non arrivare mai e cerca di terminarne uno nuovo. Solita routine quotidiana penserete. E invece no, il nostro protagonista ci porterà attraverso gli anni e le esperienze passate, nei suoi ricordi di bambino, di convivenza con un certo Abél, un tipo strano, e di Clara.

Clara, sua ex fidanzata, traduttrice di romanzi dell’Azerbaijan, sempre presente nei suoi pensieri e nelle stanze della casa, dove ha lasciato pagine e pagine di manoscritti mai tradotti, e forse anche il suo primo romanzo. I ricordi daranno vita ad altri ricordi, a trame di libri su cui la sua ex lavorava e che gli raccontava perché sono tutte metafore. Clara sfuggente, che lo lascia. Lascia lui e la sua folle gelosia.

In un vortice di racconti su racconti, ricordi, fantasmi di insetti, il nostro protagonista ci porterà a un finale originale e inaspettato. In poche pagine Marco Parlato riesce a costruire un divertente e stravagante racconto lungo che lascia il lettore con un sorriso sulle labbra.

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Ripropongo la foto per dovere

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