Figure esterne alla casa editrice

Nel primo articolo ho illustrato le figure e i ruoli all’interno di una casa editrice di grandi dimensioni perché, come spiegato, le case editrici medie e piccole accorpano più funzioni in una sola persona e/o si affidano a esterni (freelance e agenzie di servizi). Ci sono altre figure che girano intorno alle case editrici ma non vi lavorano all’interno, andiamo a scoprirle brevemente.

Traduttore

Il traduttore è di norma un freelance che collabora con più case editrici, su commissione. Per proporsi e farsi conoscere accade spesso che presentino a una casa editrice alcuni capitoli di prova su un testo inedito in Italia, tenendo ovviamente conto del catalogo della casa editrice italiana a cui si propongono.

Agente

L’agente è una figura criticata, ma molto interessante e utile. Tra i suoi compiti c’è la rappresentanza editoriale o scouting e la consulenza sui contratti e il diritto d’autore. La rappresentanza ha lo scopo di proporre un manoscritto, valutato preventivamente, a una casa editrice. L’agente fa da intermediario tra editore e autore. Oggi le case editrici lavorano molto con gli agenti perché questa figura esterna è un professionista del settore, conosce il mercato, le linee editoriali delle case editrici e quindi sa cosa proporre ai diversi editori. La casa editrice si fida perché sa di avere a che fare con un esperto e perché sa che il testo che gli viene proposto oltre a essere adatto per la sua linea editoriale, è anche qualitativamente buono perché è stato già letto e valutato dall’agente. La consulenza sui contratti e il diritto d’autore è fondamentale perché ti permette di essere tutelato da un esperto, specialmente se sei al primo contratto.

Distributore

Il distributore principale in Italia è Messaggerie, ne avrete sicuramente sentito parlare. Il distributore, come dice il nome, distribuisce i libri, li spedisce materialmente alle librerie. È un tramite tra casa editrice e libreria (o GDO). Possiamo distinguere una distribuzione diretta e una indiretta. Quella diretta è affidata all’ufficio commerciale della casa editrice che si occupa di tenere i contatti con le librerie, gestire magazzino, rese e acquisti. Quella indiretta vede l’entrata in scena del distributore. Questo può essere, poi, nazionale o locale.

Grossista

Il grossista è una figura che sta tra il distributore e il libraio. Il grossista acquista i libri dal distributore, che li acquista dall’editore che alla fiera mio padre comprò. Scherzi a parte, immaginatelo come un enorme magazzino che contiene copie e copie dei libri in commercio. Dal grossista il libraio attinge quando deve acquistare una copia o ha un’urgenza.

Distributore e grossista incidono sul guadagno dell’editore e del libraio, ma ne parleremo successivamente.

Promotore

Il promotore promuove libri, e fin qui è chiaro. Non ha niente a che fare con l’ufficio stampa e marketing interni o esterni alle case editrici. Il promotore di cui parlo è un agente di vendita che si occupa di presentare le novità degli editori con cui ha una collaborazione, ai librai e lo fa attraverso il famoso copertinario: raccoglitori di schede promozionali (adesso digitali) che servono a dare al libraio un’idea del volume e spingerlo ad acquistarne copie.

Tipografo

Qualcuno il libro lo deve stampare per farlo arrivare ai lettori, giusto? Ecco che arriva il tipografo. Dimenticate l’arte di un tempo, se ne trovano poche di stampe create con le matrici e i caratteri mobili. Oggi è tutto digitalizzato, veloce. Il testo arriva già pronto per la stampa grazie ai programmi di grafica come InDesign.

Libraio

Chi di noi, almeno una volta, non ha sognato di aprire una libreria per vendere i libri che più ama, organizzare presentazioni con i suoi scrittori preferiti e immergersi ogni giorno nelle novità. La figura del libraio non ha bisogno di presentazioni, ma si dibatte molto sul suo ruolo: semplice venditore o figura mitica di saggio esperto e consigliere? Per me ci vuole un giusto equilibrio tra le diverse anime. E poi, saper appassionare è un ottimo strumento di vendita.

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Figure e ruoli in casa editrice

Conoscere la differenza che intercorre tra le figure che lavorano in casa editrice è importante sia per gli scrittori sia per chi vorrebbe intraprendere la carriera in ambito editoriale. In questo articolo spiego sinteticamente le varie funzioni dei protagonisti di una casa editrice, tutti fondamentali per portare avanti l’azienda.

La casa editrice è un’azienda

Spostiamo in un angolino la visione romantica che abbiamo tutti, compresa io: i libri vogliono amore, passione ma devono anche dare un ritorno economico. Perché la casa editrice è un’azienda, appunto. Ma quali sono le figure che lavorano all’interno di questa impresa e la rendono tale? Proviamo a spiegarle in questo articolo riferendoci, però, all’organizzazione dei grandi gruppi editoriali in cui ogni figura ha i suoi compiti. In un mondo ideale ruoli e funzioni hanno una o più persone specializzate per portarli a termine con efficienza. Nelle case editrici medie e piccole molti ruoli si concentrano in una sola persona o vengono demandati a freelance o agenzie esterne.

Prima del testo

Alla base o al vertice, dipende come intendiamo i vari ruoli (base perché nasce tutto dall’editore, vertice in una gerarchia che lo vede a capo) c’è l’editore. Un imprenditore, colui che fonda (il più delle volte) la casa editrice e le dà una sua impronta attraverso la linea editoriale. Oggi si avvicina al ruolo di manager e oltre a investire, assume compiti di controllo e verifica.

Il direttore editoriale ha il compito di definire, con l’editore, la linea editoriale della casa editrice. Fondamentale compito è la creazione del piano editoriale e la verifica dell’attuazione del piano e delle varie fasi del libro fino alla sua uscita. Esiste anche la figura del direttore di collana che in questo caso si occupa di creare una collana specifica all’interno della linea editoriale e di seguirla nelle sue varie fasi.

Una volta compiute queste scelte che sottendono tutto il percorso dell’azienda, bisogna passare ai testi. Il lettore editoriale ha la funzione di leggere e valutare, attraverso una scheda di valutazione, i testi che giungono alla casa editrice.

Una volta scelto il libro…

I testi scelti per essere pubblicati passano nelle mani dell’editor. C’è ancora molta confusione su questa figura, quindi proviamo a chiarire i dubbi. L’editor lavora sul testo insieme all’autore, in un costante confronto. Molti tendono a creare delle suddivisioni all’interno dell’editing in base agli aspetti su cui si concentra il lavoro. Lasciando da parte questo discorso, l’editing lavora sulla struttura del testo e sul contenuto: capitoli, personaggi, dialoghi, stile.

Una volta terminato l’editing, che spesso è un lavoro lungo e complesso, subentra il redattore che si occupa di revisionare il testo sempre relazionandosi con l’autore. Si occupa anche di schede di promozione, scrive i testi per bandelle e per la quarta copertina. Il capo redattore, che troviamo nelle realtà molto grandi, ha invece una funzione di coordinamento delle varie figure che lavorano al testo.

Ecco che subentra una figura che spesso viene confusa con l’editor: il correttore di bozze. È l’ultimo a correggere il testo da refusi possibili rimasti (e ce ne sono sempre). Di norma sono 3 i giri di bozza e spesso, quando possibile, i correttori di bozza utilizzati sono più di uno perché questo consente uno sguardo nuovo al testo.

Ora che il nostro testo è pulito passa al grafico, che di solito ha già pronto il progetto per il libro in questione (ogni collana ha un progetto grafico deciso in anticipo che si usa per ogni testo della collana), per l’impaginazione e la copertina.

Il libro è pronto, che si fa?

L’ufficio marketing, l’ufficio stampa e il social media manager si occupano di creare strategie di vendita e di promozione del titolo in questione. Il marketing si occupa di vendita e tiene quindi( sotto controllo i dati e il mercato. L’ufficio stampa si interessa alla parte promozionale del testo prendendo contatti con i media e organizzando eventi (se non se ne occupa l’ufficio eventi). Il social media manager si occupa delle iniziative sui vari social.

Il libro, per essere venduto, oltre al sito della casa editrice e alle fiere, ha bisogno delle librerie. Ecco che l’ufficio commerciale interviene occupandosi di spedizioni, rese alle librerie e ai distributori.

Ruoli tecnici

Non abbiamo ancora finito la panoramica! Parliamo ora di ufficio contratti e ufficio diritti.

Sono figure non impegnate sul testo in sé perché, come dice il nome, si occupano di aspetti più tecnici e pratici come la stipula dei contratti con gli autori, l’acquisto e la vendita di diritti (di traduzione o secondari come per adattamenti cinematografici) e conoscono perfettamente il diritto d’autore, il copyright e altre questioni legali.

Finisce qui?

Sì e no. Ho lasciato fuori gli agenti, i promotori, i librai, i tipografi, i distributori e i traduttori perché non sono interni alla casa editrice ma svolgono un ruolo ugualmente importante nella filiera editoriale. Me ne occuperò in uno dei prossimi articoli!