MaratonaZafón

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«Quel libro fu una rivelazione» mi disse Clara. «Per me la lettura era sempre stata un obbligo, una specie di obolo da versare a maestri e tutori. Ignoravo il piacere che può dare la parola scritta, il piacere di penetrare nei segreti dell’anima, di abbandonarsi all’immaginazione, alla bellezza e al mistero dell’invenzione letteraria. Tutte queste scoperte le devo a quel romanzo. Hai mai baciato una ragazza, Daniel?»
Mi mancò il respiro.
«Be’, sei ancora molto giovane. Ma si prova la stessa sensazione, il brivido della prima volta è indimenticabile. Viviamo in un mondo di ombre, Daniel, la fantasia è un bene raro. Quel libro mi ha insegnato che la lettura può farmi vivere con maggiore intensità, che può restituirmi la vista. Ecco perché un romanzo considerato insignificante dai più ha cambiato la mia vita.»

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